Statistiche web

Sharapova, uno Us Open tutto da conquistare

Inizia l'estate americana e Maria Sharapova ha ricevuto una wild card per i tornei di Stanford e Toronto. Cosa farà lo Us Open? Chris Evert, cambiando leggermente opinione rispetto a qualche mese fa, dice che gli Slam non dovrebbero aiutarla. “Giochi le qualificazioni: le farà bene e le passerebbe”.

Il torneo ATP di Atlanta ha dato il via alla “Us Open Series”, circuito di eventi sul cemento nordamericano che condurrà all'ultimo Slam stagionale, al via il prossimo 28 agosto. Le donne partiranno la prossima settimana con il WTA Premier di Stanford. Ci sarà anche Maria Sharapova, ammessa in tabellona con una wild card. Ma cosa faranno gli organizzatori dello Us Open, torneo vinto da Masha nel 2006? In attesa delle decisioni USTA, ha parlato la mitica Chris Evert, vincitore in ben 6 occasioni. A suo dire, gli organizzatori non dovrebbero concedere l'invito alla russa. Secondo la Evert, se la Sharapova giocherà le qualificazioni, entrerà in tabellone. E ritiene che il tabellone preliminare potrebbe anche esserle d'aiuto. A domanda ancora più specifica sull'opportunità di concederle una wild card, la Evert è stata chiara: “Non penso che dovrebbero. Se lo ritengono giusto, i piccoli tornei possono farlo. Però gli Slam hanno uno status ben diverso. Non dovrebbero”. La Evert non prende neanche in considerazione la possibilità che la Sharapova non riesca a passare le qualificazioni. In effetti, al Roland Garros la nostra Sara Errani le ha passate quasi fischiettando (è opportuno ricordare che “Sarita” le ha dovute giocare soltanto perché è scesa in classifica, non certo per le ragioni della Sharapova). Come a dire che nel tennis femminile di oggi esiste un solco importante tra le top-100 e tutte le altre.

CHRIS HA CAMBIATO IDEA
Nel frattempo, i canadesi hanno scelto di premiarla: è già pronta una wild card per la Rogers Cup di Toronto. Per lei sarà una grande occasione: dovesse fare bene in Canada (o magari già a Stanford), sarebbe difficile non trovarle uno spazio anche a New York. Tornando alle dichiarazioni della Evert, sono un po' diverse rispetto a quelle rilasciate lo scorso marzo, quando Masha era ancora ferma a causa della sospensione per doping. Durante il torneo di Indian Wells, si era schierata a favore dei tornei che davano una mano alla russa. “Non si possono certo biasimare i tornei che vogliono avere successo e migliorano il campo di partecipazione invitando la Sharapova – aveva detto – lei sta agendo nel rispetto delle regole. Quando saranno scaduti i 15 mesi sarà libera di giocare, quindi non posso criticare nessuna decisione”. All'epoca non fece una distinzione tra Slam e altri tornei, ma la sua opinione attuale sembra ben più netta e meno accomodante. Il Roland Garros aveva negato l'invito alla Sharapova, che poi si sarebbe fatta male durante gli Internazionali BNL d'Italia. A Wimbledon avrebbe giocato le qualificazioni senza neanche chiedere la wild card, ma il problema muscolare patito a Roma (coscia sinistra) si è rivelato più grave del previsto e l'ha convinta a saltare la stagione su erba. Maria si è rivista in questi giorni, in occasione del World Team Tennis americano. Proprio durante il WTT ha parlato della sua attuale condizione. Dopo aver fatto i complimenti a Venus Williams per la sua longevità, ha detto: “Sto giocando molto meglio oggi rispetto a una settimana fa. Sono davvero migliorata e per questo ho una grande voglia di giocare a Stanford”. Buona parte del suo destino “newyorkese” si deciderà nelle prossime due settimane.

© RIPRODUZIONE RISERVATA