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Si rivede la Giorgi, qualificazioni per la Errani

Ricompare Camila Giorgi: assente a Madrid e Roma, passa le qualificazioni a Strasburgo e supera una top-15 come Elena Vesnina. Difficile prevedere il futuro, però ha giocato davvero un buon match. Sfortuna Errani: non entra in tabellone a Parigi e gioca le qualificazioni.

Non c'è pausa, in un tennis così frenetico. E' già tempo di qualificazioni a Parigi e, come vedremo, l'Italia avrà una freccia importante al proprio arco. Ma prima di trasferirci a Parigi facciamo un salto in Alsazia, dove si sta giocando il torneo WTA di Strasburgo. Evento International, noto per essere stato il feudo personale di Silvia Farina, vincitrice in tre edizioni consecutive (dal 2001 al 2003). Oggi è l'ultima tappa di avvicinamento al Roland Garros, vuoi perché le condizioni di gioco sono più o meno identiche (e ci mancherebbe!), vuoi per la vicinanza geografica. Dopo due settimane è ricomparsa Camila Giorgi. I quarti a Praga, con brutta sconfitta (almeno per il modo in cui è maturata) contro Mona Barthel, erano stati la sua ultima apparizione prima del forfait a Madrid e la mancata partecipazione a Roma. Ha giocato le qualificazioni e poi, nell'ultimo match di lunedì, ha colto una bella vittoria contro Elena Vesnina, n.15 WTA e seconda testa di serie. Un punteggio tipicamente “giorgiano”: 1-6 6-1 6-1 e tanto basta per chiarire l'andamento. Male nel primo set, poi una rapida escalation nel primo e nel secondo set. In entrambi i parziali, ha perso il primo game salvo poi azzeccare un filotto di sei giochi consecutivi. La storia insegna che la Giorgi sa sempre sorprendere, in positivo e in negativo, quindi non vale la pena avventurarsi in previsioni. I numeri le sono amici, a partire da un servizio più affidabile: tre doppi falli in tre set sono una cifra più che accettabile, così come la regolarità col dritto. La terra battuta non è la sua migliore superficie, ma Camila è talmente esplosiva che può deflagrare ovunque, su ogni campo. Al secondo turno se la vedrà con l'aborigena Ashleigh Barty (n.84 WTA), tornata a giocare qualche mese fa dopo un periodo sabbatico, in cui si era dedicata al cricket. Pure lei arriva dalle qualificazioni e sarà un test indicativo, poiché l'australiana ama lavorare la palla e utilizzare le rotazioni in misura maggiore rispetto alla Vesnina.

SARA RIPARTE DALLA NUMERO 500 WTA
La Giorgi è in tabellone al Roland Garros, così come una carichissima Francesca Schiavone, mentre c'è stata una beffa per Sara Errani. Soltanto cinque anni fa, la romagnola emozionava l'Italia raggiungendo una straordinaria finale, persa da Maria Sharapova. Ma se alla russa non sarà consentito di mettere piede a Bois de Boulogne, i giochi di classifica hanno impedito alla Errani di acciuffare il main draw. E' rimasta fuori, poiché non sono bastati i forfait di Serena Williams e Vania King. Nemmeno Petra Kvitova si è cancellata, dunque Sara è in tabellone nelle qualificazioni. Incredibile, tenendo conto che dal 2012 al 2015 ha raggiunto una finale, una semifinale e due quarti. Sara non arriva benissimo a Parigi, soprattutto sul piano dell'umore. A Roma si è arresa ad Alize Cornet e dopo il match sembrava piuttosto provata, dispiaciuta. Chissà che l'aria di Parigi non le dia la spinta per ritrovarsi. Ne ha bisogno lei, ne abbiamo bisogno tutti. Non tutti i mali vengono per nuocere: entrare in tabellone le garantirebbe 40 punti WTA e, soprattutto, le permetterebbe di entrare già rodata in tabellone. “Sarita” è numero 1 del tabellone: al primo turno se la vedrà con la giovanissima francese Sara Cakarevic, numero 500 WTA e ammessa con una wild card. Non ha un background straordinario, visto che è reduce da una serie di sconfitte consecutive. Un mese fa ha raccolto un pesante 6-2 6-1 contro la nostra Cristiana Ferrando a Santa Margherita di Pula. In caso di vittoria, avrebbe vincente di Kudermetova-Shinikova. L'avversaria più ostica arriverebbe al turno di qualificazione: l'americana Nicole Gibbs. Pure lei, tuttavia, non sta attraversando un buon momento. La sua ultima vittoria in singolare risale all'Australian Open, dove ha raggiunto il terzo turno. Da allora ha perso sei partite consecutive.
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