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Cosimo Mongelli
22 October 2017

Stoccolma diventa il feudo di Del Potro

Per il secondo anno consecutivo, l'argentino mette le mani sullo Stockholm Open. La cattiva giornata di Grigor Dimitrov trasforma la finale in poco più che una formalità: adesso è 14esimo nella Race, a 470 punti dall'ultima posizione utile per il Masters.

Stessa storia, stesso torneo, stessa vittoria. A distanza di un anno, Juan Martin Del Potro torna a vincere. Torna a vincere dove aveva colto l'ultimo successo, Davis esclusa. Torna a vincere e mette le mani sul ventesimo titolo in carriera. La finale dello Stockholm Open, contro un Dimitrov apparso in gran spolvero questa settimana, è stata più semplice del previsto. L'argentino di Tandil tiene in mano la partita dall'inizio alla fine, a dispetto delle parole durante la premiazione, dettate soprattutto dal rispetto per Grisha: “Ho giocato il miglior match della settimana oggi”. A ben vedere, è bastato un Delpo al minimo sindacale per poter tenere in mano la partita e dominarla dall'inizio alla fine. Grigor Dimitrov è in uno di quei giorni in cui impalpabilità e apatia lo rendono facile preda per qualsiasi avversario. È chiaro sin dai primi scambi che il bulgaro sia sceso dalla parte sbagliata del letto. A partire dal game d'apertura, nel quale è costretto ad annullare subito due palle break. Delpo deve solo attendere il break lungo il fiume. E nel quinto gioco gli basta continuare giocare al gatto col topo. Scientifico, l'argentino, nel far giocare il bulgaro aspettando che commetta l'errore.

IL MASTERS NON È UN'UTOPIA
E sono proprio gli errori, uno dietro l'altro, a regalargli lo strappo che mette l'ipoteca sul set. Che l'argentino abbia vita facile, ma non sia nella sua migliore versione, lo si evince nel game successivo. Si disunisce per qualche istante al servizio e rischia di rovinare tutto concedendo una palla del controbreak. Ma Grigor non è proprio in grado di concretizzare. Tre errori gratuiti spianano la strada a Juan Martin, che poi chiude il set sul 6-4. Se il primo set è scorso via facile, il secondo è una formalità. Dimitrov gioca oramai senza senno. Sull1-1 e 30 pari, prima attacca in maniera scriteriata venendo infilzato come un tordo poi, sulla palla break, un imbarazzante dritto in avanzamento affossato in rete. Delpo ha le mani sul trofeo. Cancella con un paio di randellate di dritto le ultime velleità di rivalsa del bulgaro, poi fa solo passerella. Grigor si spegne definitivamente, giusto il tempo di inanellare ulteriori gratuiti fino alla stretta di mano finale. Per Dimitrov è la sesta finale persa su tredici in carriera. La prima di questo 2017, dopo le vittorie a Brisbane, Sofia e Cincinnati. Per l'argentino un ritorno alla vittoria che profuma di buon auspicio per l'anno a venire. Sarebbe più un sogno che un miracolo vederlo acciuffare in extremis un posto alle ATP Finals di Londra. In questo momento, la decima posizione di Pablo Carreno Busta è distante 470 punti. "È incredibile tornare dopo un anno e vincere ancora il trofeo, tornerò senz'altro l'anno prossimo. Ed è stato bello vincere davanti a Stefan Edberg” ha concluso Palito. Ed è incredibile, sempre e comunque, rivedere Del Potro a questi livelli. E fa davvero bene al cuore.

ATP 250 STOCCOLMA – Finale
Juan Martin Del Potro (ARG) b. Grigor Dimitrov (BUL) 6-3 7-6

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