Riccardo Bisti
19 January 2018

Tra Andreas e i quarti c'è Edmund il maratoneta

Quattro ore contro Anderson, cinque set contro Basilashvili sotto il sole cocente: è il percorso di Kyle Edmund, l'uomo che proverà a bloccare il sesto assalto di Andreas Seppi ai quarti di uno Slam. Le battaglie a 40 gradi lo avranno stancato o sarà al 100%? “Ho due notti di riposo, sono ottimista”.
Manca una benedetta partita per raggiungere un traguardo storico, che una carriera come quella di Andreas Seppi meriterebbe. Messa in archivio l'impresa contro Ivo Karlovic, il suo prossimo avversario si chiama Kyle Edmund. Lo potremmo chiamare Pel di Carota, per quei capelli rossi e la carnagione chiarissima. Anche per questo, avrà sofferto parecchio nella canicola dello Show Court 2, dove è rimasto per oltre tre ore e mezzo per battere Nikoloz Basilahsvili. È stata una partita strana, il cui andamento è ben riassunto dal punteggio: 7-6 3-6 4-6 6-0 7-5. A un certo punto, ha perso sette game di fila. Poi però ha dominato il quarto (condito da un game di 20 minuti: “Il più lungo della mia carriera”), salvo poi combattere fino al dodicesimo game del quinto, su un campo dove il sole è ancora più severo che sugli stadi principali. Non riusciva quasi a parlare, nell'intervista con la TV. Era decisamente più lucido in conferenza stampa, dove ha dispensato ottimismo in vista dei prossimi match. “Sto bene, ho raccolto un'altra vittoria in cinque set, quindi va benissimo. Match come questo tolgono energie”. Mezza conferenza stampa si è focalizzata sul caldo, su una temperatura ai limiti della sospensione per la heat policy. “Se il direttore del torneo fosse sceso in campo per mandarci negli spogliatoi, sarei stato ben contento” ha detto Edmund, che vanta già un ottavo Slam in carriera, allo Us Open 2016 (quando fu bloccato da Djokovic). Nato in Sudafrica, all'età di 3 anni si è trasferito in Gran Bretagna con la sua famiglia. Non si può certo parlare di “scippo” britannico, poiché è cresciuto sui campi di Beverley, poi su quelli del tanto bistrattato centro tecnico di Roehampton.
“DOVREI RECUPERARE PER DOMENICA”
Andy Murray, via Twitter, ha sostenuto che quella con Basilashvili sia stata la miglior vittoria della sua carriera. “Sicuramente è stata una delle più dure. Difficile dire se sia la migliore, sulla carta no. Però è stato un grande test, giocare cinque set in queste condizioni e vincere è ottimo per la fiducia”. Arriverà stanco contro Seppi? Difficile a dirsi. Anche Andreas è reduce da una battaglia di quattro ore, anche se meno impegnativa sul piano atletico. “Dopo il match ho fatto stretching, poi ho mangiato e bevuto il più possibile, per almeno 10 minuti. Le prossime 48 ore serviranno a recuperare. Sono fiducioso, siamo tutti professionisti e ci alleniamo ore e ore per giocare tutti i giorni, non per avere un giorno di riposo. Ho due notti di riposo prima della partita, sono ottimista”. E poi ha 11 anni meno di Andreas, avendone compiuti 23 lo scorso 8 gennaio. Quando ha parlato con i giornalisti, Seppi e Karlovic non erano ancora scesi in campo, non sapeva chi avrebbe affrontato. “Ma non mi preoccupo di chi ho davanti, non guardo i precedenti. Per me sarà una nuova sfida”. Sarà una sfida enorme anche per Seppi. In carriera, l'altoatesino è arrivato cinque volte agli ottavi di uno Slam: in quattro occasioni partiva nettamente sfavorito (Roland Garros 2012 con Djokovic, Wimbledon 2013 con Del Potro, Australian Open 2015 con Kyrgios e Australian Open 2017 con Wawrinka). L'unica volta che i pronostici erano dalla sua parte, è finita malissimo. Cinque anni fa, in Australia, si sciolse dopo aver vinto il primo set contro Jeremy Chardy. Stavolta sfida il numero 49 ATP, un ragazzo destinato a crescere ma con lacune tutto sommato precise. Sarà la volta buona?

AUSTRALIAN OPEN UOMINI – Terzo Turno
Kyle Edmund (GBR) b. Nikoloz Basilashvili (GEO) 7-6 3-6 4-7 6-0 7-5
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