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Marco Caldara
25 August 2017

Sarà davvero lo Slam più aperto dell’anno?

TABELLONE UOMINI - Anche per quest'anno lo Us Open resterà l'unico Slam senza una finale Nadal-Federer. L'urna di New York li piazza nella stessa metà di tabellone, e potrebbero affrontarsi in semifinale. Hanno entrambi un buon tabellone, così come Andy Murray, ma sarà in grado di arrivare in fondo? Chance di semifinale per Zverev, mentre l'Italia spera in Fognini. Può fare un bel torneo.
Da qualche settimana di sente dire che lo Us Open 2017 potrebbe diventare uno dei tornei del Grande Slam più aperti da parecchio tempo a questa parte, e la presenza di Marin Cilic alla cerimonia del sorteggio, orfana di entrambi i finalisti della passata stagione, è il simbolo della sensazione che aleggia nell’aria. Il compito di confermarla o smentirla passa ora ai campi in cemento di Corona Park, che attendono i loro 128 protagonisti, capeggiati da Rafael Nadal e Roger Federer. La prima curiosità del sorteggio, raddoppiata dal fatto che il palio ci sia anche il numero uno della classifica mondiale, riguardava proprio loro due: c’era la possibilità che finissero nella stessa metà, e così è stato. Vuol dire che lo Us Open resterà almeno per altri dodici mesi l’unico Slam privo nel suo albo d’oro di una finale fra i due, ma si augura almeno di vederli di fronte per la prima volta, in una ipotetica semifinale stellare. I tifosi la aspettano già, rinfrancati dalle parole dello svizzero, che una volta messo piede a New York ha confermato di stare “molto meglio rispetto a una settimana fa. Pensare che possa vincere il terzo Slam del suo 2017 sembra eccessivo. Ma lo era pure immaginarlo campione ad Australian Open e Wimbledon.

PRIMO QUARTO
Sarà il premio per essere tornato numero uno, ma Rafael Nadal può sorridere di fronte al tabellone del suo Us Open. L’avvio è in discesa: l’esordio contro Dusan Lajovic spaventa ben poco, così come il secondo turno con uno fra la wild card Paul e il giapponese Daniel, per non parlare della prima testa di serie che dovrebbe palesarsi sul cammino di “Rafa”: Richard Gasquet. Il francese dal rovescio magico è un ottimo giocatore, che a Flushing Meadows ha anche giocato una semifinale, ma contro Nadal ha un grandissimo problema: il suo tennis gli fa il solletico e a livello ATP ci ha perso quindici volte su… quindici, l’ultima a Cincinnati. Aggiungiamoci che negli ultimi dieci confronti non ha vinto nemmeno un set, e Nadal ha già in tasca la seconda settimana. Il principale indiziato per raggiungerlo negli ottavi di finale è Tomas Berdych, un altro che ha già battuto un milione di volte, e così il primo vero ostacolo potrebbe arrivare solo nei quarti di finale. Qualche mese fa avrebbe avuto più chance David Goffin, ma l’infortunio del Roland Garros gli ha fatto perdere tempo e condizione, così a contendere al maiorchino un posto in semifinale dovrebbe arrivare Grigor Dimitrov, fresco di primo titolo in un Masters 1000 e anche lui aiutato da un ottimo tabellone. Davvero scarno l’elenco degli outsider: c’è Gael Monfils, semifinalista nel 2016 ma poi calato di livello, mentre l’Italia spera in Fabio Fognini. Al ligure è andata benino: prima un qualificato (ancora da sorteggiare), poi Troicki o Gombos, e quindi (probabilmente) Berdych. Meglio non farsi illusioni, ma il miglior Fognini può arrivare al face to face con Nadal.

PRIMI TURNI PIÙ INTERESSANTI
Harrison vs. Berdych
Monfils vs. Chardy

ITALIANI IN GARA
Fognini vs. qualificato

QUARTO DI FINALE IPOTETICO
Rafael Nadal vs. Grigor Dimitrov

SECONDO QUARTO
Se a Nadal è andata di lusso, non può lamentarsi nemmeno Roger Federer, che ha un esordio interessante contro il giovane Frances Tiafoe, ma dovrebbe comunque passeggiare fino agli ottavi di finale, affrontando prima Kavcic o Youzhny e poi uno fra Verdasco, Pospisil, Kuznetsov e Lopez. Giungesse alla seconda settimana, lì la situazione potrebbe farsi di colpo molto più impegnativa, sempre che Nick Kyrgios decida di far funzionare il cervello anche allo Us Open, e dar seguito ai bei risultati di Cincinnati. Il problema principale dell’australiano dovrebbe chiamarsi Sam Querrey, potenziale avversario al terzo turno, ma se entrambi giocano al massimo lo statunitense parte sfavorito. A livello di teste di serie, a Federer non è andata male in ottica quarti di finale, visto che del quartetto Cilic-Thiem-Dimitrov-Tsonga ha pescato l’austriaco, che a fine carriera avrà risultati migliori di tutti, ma oggi, sul cemento, è il meno pericoloso. Il problema è che nell’ottavo di Thiem è finita una delle principali mine vaganti di questo Us Open, nonché uno dei pochissimi a sapere come si vinca a Flushing Meadows: Juan Martin Del Potro. Il 2017 dell’argentino non sta ripagando le aspettative fatte decollare con gli exploit della passata stagione, ma “Delpo”, che nel torneo americano sarà accompagnato dall'ex doppista Sebastian Prieto, resta comunque un avversario pericolosissimo, in grado di esaltarsi nei confronti con i big. Contro Thiem, sul cemento di New York, può vincere. Nel secondo quarto c’è Andreas Seppi: a Winston Salem ha mostrato di aver ritrovato in fretta un buon livello di gioco dopo lo stop per l’infiltrazione all’anca, ma Roberto Bautista Agut ha qualche carta in più da calare sul tavolo. Sarà durissima.

PRIMI TURNI PIÙ INTERESSANTI
Federer vs. Tiafoe
Verdasco vs. Pospisil
Bautista Agut vs. Seppi

ITALIANI IN GARA
Seppi vs. Bautista Agut

QUARTO DI FINALE IPOTETICO
Roger Federer vs. Dominic Thiem
TERZO QUARTO
Nei Masters 1000 Alexander Zverev è già un big, dopo il titolo a Roma bissato a Montreal, mentre nei tornei del Grande Slam il principino di Amburgo ha raggiunto solamente una volta la seconda settimana, all’ultimo Wimbledon. Tuttavia, la maturità mostrata di recente dice che dovrebbe essere arrivata la sua ora anche nei Major. La quarta testa di serie, guadagnata con una grande estate, gli è servita per ereditare un ottimo tabellone ed evitare di dividere un quarto con Nadal, Federer e Murray, e adesso è il momento di mostrare quanto vale anche sulla lunga distanza. Il suo Us Open parte contro un qualificato, poi ci sarebbero Coric o Vesely e quindi – probabilmente – Kevin Anderson. Mentre per migliorare il suo “career best” a livello Slam, e presentarsi finalmente nei quarti di finale, sulla carta dovrà battere uno fra Gilles Muller e Jack Sock, non proprio la peggior situazione possibile. Ma questo Zverev può puntare anche ad andare oltre, e fa bene a guardare già in alto, a quel Marin Cilic seduto dalla parte opposta dello spot. Se tutto andrà come deve andare sarà il campione del 2014 a contendergli un posto in semifinale, sempre che John Isner – anche se a New York ha brillato più raramente che altrove – non gli metta i bastoni fra le ruote. Il terzo spicchio di tabellone è il più azzurro di tutti, con ben tre dei nostri. Paolo Lorenzi ha mancato per un soffio una testa di serie, e per replicare il terzo turno del 2016 avrà un cammino tortuoso, che passa prima da Joao Sousa e poi dal vincitore di un brillante Tomic-Muller. Thomas Fabbiano, invece, cercherà la sua prima vittoria Slam contro un qualificato, mentre Alessandro Giannessi – entrato nel main draw all’ultimo – se la vedrà con Ernests Gulbis. Il lettone è di un’altra categoria, e a piccoli passi si sta riprendendo, ma resta un avversario imprevedibile. Nel bene o nel male.

PRIMI TURNI PIÙ INTERESSANTI
Cilic vs. Simon
Kohlschreiber vs. Paire
Tomic vs. Muller

ITALIANI IN GARA
Fabbiano vs. qualificato
Lorenzi vs. Sousa
Giannessi vs. Gulbis

QUARTO DI FINALE IPOTETICO
Marin Cilic vs. Alexander Zverev

ULTIMO QUARTO
A occhio a croce, Andy Murray deve preoccuparsi prima delle sue condizioni di salute, piuttosto che guardare al tabellone. Tuttavia, l’urna sembra aver deciso di dargli una mano, consegnandogli un avvio soft che dovrebbe protrarsi addirittura fino alla seconda settimana. Il primo avversario sulla strada dello scozzese sarà lo statunitense Tennys Sandgren, mentre al secondo turno ci sarà uno fra Florian Mayer e Rogerio Dutra Silva, e al terzo probabilmente Diego Schwartzman (o Thanasi Kokkinakis?). Per un giocatore al rientro dopo uno stop per infortunio, non poteva andare chissà quanto meglio. Se Murray sta bene può presentarsi agli ottavi col serbatoio pieno, in vista del primo match che potrebbe rivelarsi impegnativo, visto che – secondo il tabellone – la sua strada dovrebbe incrociarsi con quella di uno fra Lucas Pouille e David Ferrer, che non riprenderà a vincere tornei su tornei ma è tornato a tutti gli effetti un giocatore da tenere sotto controllo. Murray non si può lamentare nemmeno in ottica quarti: le teste di serie dell’ottavo sopra al suo sono Jo-Wilfried Tsonga (che ha vinto 3 delle ultime 8 partite), Pablo Carreno Busta, Albert Ramos Vinolas e Robin Haase. Il Murray di dodici mesi fa se li sarebbe divorati, mentre quello odierno potrebbe soffrire di più, ma – anca permettendo – resta ampiamente favorito. La possibilità di arrivare in finale in un torneo dello Slam senza dover battere nessuno degli altri Fab Four non capita tutti i giorni. E va colta.

PRIMI TURNI PIÙ INTERESSANTI
Tsonga vs. Copil
Almagro vs. Johnson
Kokkinakis vs. Tipsarevic

QUARTO DI FINALE IPOTETICO
Jo-Wilfried Tsonga vs. Andy Murray
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