BIELORUSSIA
La sola presenza di Vika Azarenka avrebbe dato ben altro sapore alla sfida. Tuttavia, è giusto che si giochino il titolo le giocatrici che hanno contribuito a raggiungere la finale. Rispetto a febbraio e aprile, tuttavia, sono cambiate le gerarchie: in questo momento la più forte è Aryna Sabalenka, reduce dalla sua prima finale WTA a Tianjin, persa da Maria Sharapova. Sarà pure giovanissima, ma ha mostrato un certo carattere vincendo il punto decisivo sia contro l'Olanda che contro la Svizzera. Oggi è numero 78 WTA ma vale molto di più. Non è un momento semplice per Aliaksandra Sasnovich, che però in Fed Cup si trasforma e ha una certa esperienza: ha vinto 18 match su 27 ed è imbattuta da cinque singolari, peraltro con vittorie di rilievo contro Krajicek, Bertens, Golubic e Bacsinszky. Tenendo conto del fattore campo e dell'esperienza delle varie giocatrici, non ci sarà un solo match davvero scontato. A completare il team, la 19enne Vera Lapko, n.130 WTA in grande ascesa. Vanta già sei convocazioni e un bilancio di 4-1, anche se solo in doppio. Probabilmente pensando all'eventuale quinto match, il capitano Eduard Dubrou ha convocato l'esordiente Lidziya Marozava, numero 69 nel ranking di specialità. Non viene convocata da quattro anni, però la sua presenza potrebbe tornare utile in un eventuale match decisivo, soprattutto se le titolari dovessero essere stanche e dunque non in grado di scendere in campo.