Jelena Ostapenko non vuole restare una qualsiasi. Il titolo al Roland Garros, abbracciato con 299 colpi vincenti in sette incontri, ha scosso il mondo della racchetta consegnandole le chiavi dell’Olimpo delle vincitrici Slam, e prima di restituirle la ventenne di Riga ha tutte le intenzioni di tentare il bis sull’erba di Wimbledon. Battendo Elina Svitolina per 6-3 7-6 si è subito conquistata un nuovo quarto di finale, traguardo che le permette di solcare già una piccola differenza con numerose delle precedenti vincitrici Slam. L’ultima a raggiungere almeno i quarti nel Major successivo al suo primo titolo era stata Kim Clijsters, vincitrice allo Us Open del 2005 e poi finalista l’anno successivo a Melbourne. Tuttavia, la belga era già stata numero uno del mondo, mentre la Ostapenko è in rampa di lancio e ha già saputo fare meglio delle ultime undici campionesse Slam. Nell’ultimo decennio solamente Justine Henin (2007) e Serena Williams (2015), avevano saputo conquistare un posto fra le ultime otto dei Championships dopo il titolo a Parigi, e lei è diventata la terza, sparando 42 winners e tenendo i nervi saldi per trovare il modo di chiudere un secondo set che si è complicato terribilmente, fino a rischiare di sfuggirle di mano. Ha mancato un match-point in risposta sul 5-3, altri quattro al servizio sul 5-4, e poi altri due nel tie-break, iniziato male (1-3) ma poi raddrizzato fino al 6-4. Non le sono bastati quei due, ma l’ottavo sul 7-6 si è rivelato finalmente quello buono, consegnandole l’undicesima vittoria consecutiva a livello Slam, la seconda della serie contro una top-10, visto che ai French Open aveva affrontato solamente Simona Halep in finale.