I giocatori non sono troppo felici, ma ormai il sentiero era già tracciato. Hanno soltanto cambiato nome: dal 2019, tutti i tornei sotto l'egida della federazione internazionale saranno denominati ITF World Tennis Tour, nome più immediato che prende il posto di “ITF Transition Tour”, annunciato qualche mese fa. Il principio è identico: saranno le tappe di passaggio tra l'attività giovanile e quella professionistica. Nelle intenzioni, vorrebbe essere il culmine di una serie di riforme pensate per supportare i giovani talenti e garantire a più giocatori la possibilità di mantenersi grazie al tennis. Tra l'altro, i tornei ITF si spalmeranno su più nazioni in modo da dare ai giocatori di provenienze diverse la possibilità di tentare la via del professionismo. Il progetto è stato concordato da ITF, ATP e WTA. La novità sostanziale è che i tornei da 15.000 dollari di montepremi, il gradino più basso del professionismo, non daranno più punti ATP-WTA, ma per una classifica “alternativa” che servirà a garantire l'accesso nei tornei di livello superiore. Ma andiamo con ordine. L'ITF World Tennis Tour si dividerà in tre categorie di tornei:
ITF World Tennis Tour 25s+: eventi da 25.000 dollari per gli uomini e tra i 25.000 e i 100.000 per le donne, i quali metteranno in palio sia punti ATP-WTA che punti per il nuovo ITF World Tennis Ranking.
ITF World Tennis Tour 15s: eventi da 15.000 dollari di montepremi, che metteranno in palio esclusivamente punti per l'ITF World Tennis Ranking.
ITF World Tennis Tour Juniors: i tornei giovanili, la cui formula rimane invariata: si passa dai “Grade A” ai “Grade 5”. I punti conquistati saranno validi esclusivamente per le classifiche Under 18.