Erba azzurra con Vinci, Schiavone e Giorgi

E menomale che al Roland Garros, quando le hanno chiesto cosa si aspettasse dal torneo di Maiorca, Roberta Vinci ha parlato di sole e mare, lasciando intendere di non avere chissà quali aspettative. Invece la sua prima volta nell’appuntamento spagnolo diretto da Toni Nadal è stata un successo: avrebbe dovuto affrontare Anett Kontaveit, ma l'estone ha dato forfait all’ultimo dopo il successo a ‘s-Hertogenbosch, così la tarantina sul Campo 1 del Club de tenis de Santa Ponsa di Calvia si è trovata di fronte Sara Errani, per il primo confronto da quando lo splendido legame da cinque Slam di doppio è andato in frantumi insieme alla loro amicizia. La romagnola aveva perso al turno finale delle qualificazioni contro Jana Cepelova, ma la chance ricevuta dal destino le ha riservato un finale ancora più amaro, visto che il derby è durato appena 58 minuti. Troppo superiore sull’erba la Vinci, che aiutata da rovescio in slice e rimbalzi bassi ha messo a nudo la scarsa dimestichezza con l’erba della connazionale, mai veramente in partita. “Sarita” è riuscita giusto a recuperare un break nel primo set, da 1-3 a 2-3, ma poi ha perso sette giochi di fila, accusando i frequenti attacchi di una Vinci apparsa in palla. La Errani invece ha faticato a portare il match sui suoi binari, sbagliando troppo e non trovando mai il ritmo giusto, e a metà del secondo set è anche scoppiata in lacrime, chiudendo con un atteggiamento un tantino rinunciatario, ben diverso da quello al quale ha abituato tutti i suoi tifosi. Ma non è l’erba la superficie sulla quale rinascere. Lo può invece diventare per Roberta Vinci, che ha evitato un primo turno pericoloso e può sfruttare la sesta testa di serie per arrivare almeno ai quarti di finale. Per farcela dovrà battere Kirsten Flipkens.

SCHIAVONE VA, GIORGI ANCHE
È partito alla grande anche il torneo di Francesca Schiavone, che aveva un duello impegnativo contro Genie Bouchard, ma l’ha spuntata per 6-7 6-4 6-3 giocando meglio dall’inizio alla fine. Le è sfuggito un primo parziale in cui ha avuto un set-point (sul 6-5 e servizio), ma è stata comunque superiore anche negli altri due, utilizzando a dovere la varietà del suo tennis. Sulla terra certe soluzioni funzionano meglio, dal servizio in kick al diritto carico di rotazione, ma il gioco della milanese ha anche dei punti di forza che si possono adattare bene anche all’erba, come il rovescio in slice e la capacità di muoversi bene nei pressi della rete. Un mix che può diventare importante per le prossime settimane, su una superficie che le ha sempre dato meno di quanto potrebbe. Battuta una giocatrice insidiosa, per Francesca ce ne sarà subito una seconda, quella Krystyna Pliskova che sui prati diventa molto pericolosa, grazie a slice mancino col servizio e colpi molto potenti. A completare il tris italiano ci ha pensato Camila Giorgi, che a Maiorca ha preferito il Premier di Birmingham, e i risultati dicono che ha fatto la scelta giusta. La maceratese ha superato le qualificazioni con tre vittorie in due set, e all’esordio nel tabellone principale ha battuto per 6-3 7-6 la russa Natalia Vikhlyantseva, reduce dalla finale della scorsa settimana in Olanda. L’azzurra ha giocato un gran match, dominando dall’inizio e riuscendo a concedere poco fino al momento di chiudere. Poi ha perso la battuta sia sul 5-4 e servizio sia sul 6-5 e servizio, sempre mancando un match-point, ma nel tie-break ha subito allungato e non si è più lasciata riprendere. Gli 80 punti già messi in cassaforte in Inghilterra le permettono di rientrare fra le prime 100, alla vigilia di un duello contro Elina Svitolina che sull’erba non sembra impossibile.

WTA INTERNATIONAL MAIORCA - Primo turno
Roberta Vinci (ITA) b. Sara Errani (ITA) 6-2 6-1
Francesca Schiavone (ITA) b. Genie Bouchard (CAN) 6-7 6-4 6-3

WTA PREMIER BIRMINGHAM - Primo turno
Camila Giorgi (ITA) b. Natalia Vikhlyantseva (RUS) 6-3 7-6