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Luca Fiorino
24 September 2017

Finalmente Caro, a Tokyo spezza l’incantesimo

Caroline Wozniacki torna al successo dopo quasi un anno di digiuno. Al settimo tentativo nel 2017, la danese interrompe a Tokyo la lunga striscia negativa di finali perse bissando il titolo conquistato nella passata stagione. Tre anni dopo l’ultima partecipazione, le WTA Finals di Singapore la vedranno protagonista per la quinta volta in carriera.
Era giunto il momento di togliersi qualche sassolino dalle scarpa. Aspramente criticata e a tratti derisa per le tante occasioni mancate in stagione, Caroline Wozniacki si risveglia da un incubo lungo quasi un anno. Alla settima finale nel 2017, la danese si è assicurata per il secondo anno di fila il Toray Pan Pacific Open sfatando una maledizione che si protraeva dalla finale di Doha dello scorso febbraio. Da allora ne aveva perse sei su sei, senza strappare nemmeno un set alle varie avversarie trovare a contenderle il trofeo. Al contempo, la tennista di Odense è riuscita anche a confutare il più grande paradosso del circuito WTA di quest’anno: essere la tennista nel circuito maggiore con più incontri vinti nel 2017 – 52 col 6-2 6-0 rifilato in semifinale alla numero uno Garbine Muguruza – senza aver mai portato a casa un titolo. Tutto dimenticato nella finale del WTA Premier di Tokyo, risolta dalla danese con una prova a dir poco esemplare contro Anastasia Pavlyuchenkova. In un’ora e 13 minuti di gioco, la scandinava ha piegato l’attuale numero 23 del ranking WTA con il punteggio di 6-0 7-5, senza concedere neanche una palla break nell’arco del match.
UN TORNEO DAI DUE VOLTI
Alzi la mano chi avrebbe scommesso su Caroline Wozniacki alla vigilia del torneo. Complice il bilancio negativo nelle finali, e la pressione derivante dal dover difendere una cambiale da 470 punti, le probabilità che la danese si sbloccasse questa settimana sembravano ridotte al lumicino. Invece, “Caro” ha spiazzato un po’ tutti, a partire dalla nuova numero uno del mondo Garbine Muguruza. Eppure il torneo della danese non era iniziato con i migliori auspici. Dopo aver beneficiato di un bye al primo turno, la Wozniacki ha infatti incontrato più di un ostacolo nel suo cammino verso il trionfo. Sia all’esordio con Shelby Rogers che ai quarti di finale opposta a Dominika Cibulkova, Caroline ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie pur di prevalere sulle proprie avversarie. Sempre costretta a rincorrere nel punteggio, la danese ha dovuto dapprima recuperare uno svantaggio di 0-3 nel terzo set contro la statunitense e poi salvare due match point a Dominika Cibulkova, per poi approfittare del ritiro della slovacca nel corso del terzo set. Da lì in poi, la sua strada è stata più in discesa che mai. L’atteggiamento in campo è diventato decisamente meno attendista del solito, e i frutti sono arrivati in fretta. In semifinale si è sbarazzata con grande disinvoltura della Muguruza, capace di raccogliere solo due game, mentre in finale ha superato Anastasia Pavlyuchenkova impartendo il secondo bagel nel giro di due giorni. Una partita senza troppe storie, in cui Caroline ha concesso le briciole al servizio, con medie di rendimento spaventose: 71% di punti vinti con la prima e 75% con la seconda.
EFFETTO ESTREMO ORIENTE
L’Asia si conferma la terra di conquista preferita della Wozniacki. Il titolo odierno è il consecutivo che arriva dall’Estremo Oriente, tutti negli ultimi due anni: Kuala Lumpur 2015, Hong Kong 2016, Tokyo 2016 e 2017. Si tratta del 26esimo successo a livello WTA per la danese, il 21esimo sul cemento e il primo stagionale dopo lei sei finali perse, su ogni superficie e a ogni livello: nel WTA International di Bastad, nei WTA Premier di Doha ed Eastbourne, nei WTA Premier 5 di Dubai e Toronto e nel WTA Premier Mandatory di Miami. A seguito di questo risultato, Wozniacki sorpassa Venus Williams nella Race to Singapore di appena 8 punti, e si garantisce la sua quinta partecipazione alle WTA Finals. Dentro anche Venus: i posti liberi restano solo due. L’obiettivo di Caroline da qui al termine del 2017 è presto fissato: accumulare più punti possibile coi tornei di Wuhan, Pechino e Mosca, con la speranza di essere la protagonista inattesa di questo finale di stagione. Quest’anno nel circuito WTA i colpi di scena sono all’ordine del giorno.

WTA PREMIER TOKYO - Finale
Caroline Wozniacki (DAN) b. Anastasia Pavlyuchenkova (RUS) 6-0 7-5
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