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Riccardo Bisti
16 January 2018

Zverev comanda, ma Thomas esce con onore

Più che dignitosa apparizione di Thomas Fabbiano sulla Rod Laver Arena. Contro Alexander Zverev ha servito per il set sia nel secondo che nel terzo. Il tedesco ha trovato un buon tennis nel momento del bisogno, ma deve alzare il livello se vuole finalmente abbattere il muro degli ottavi in uno Slam.
C'erano anche papà Alexander Sr. e mamma Irena sugli spalti della Rod Laver Arena, dove Alexander Zverev ha iniziato la sua corsa all'Australian Open. Torneo importante, che dovrebbe dare la svolta alla sua carriera Slam. L'anno scorso era stato il fratellone Mischa a esaltare l'orgoglio familiare, battendo il n.1 Andy Murray e volando nei quarti. Stavolta "Sascha" non può sbagliare: ha iniziato battendo il nostro Thomas Fabbiano in una partita meno banale di quanto dica il risultato, chiusa col punteggio di 6-1 7-6 7-5. A mamma Irena è stato attribuito il merito di aver insegnato al figlio il suo colpo migliore, un bel rovescio a due mani. Non ha funzionato benissimo, ma nel momento del bisogno gli ha dato una mano. Su questo stesso campo, Zverev ha giocato quella che - fino a oggi - rimane la sua migliore partita in uno Slam: il terzo turno dell'anno scorso contro Rafa Nadal. Lo aveva trascinato al quinto set, ai punti avrebbe quasi meritato di vincere. Da allora sono successe tante cose. Per esempio, ha scalato 20 posizioni nel ranking ATP e oggi si presenta da numero 4 del mondo. È entrato nell'elite di chi gioca sui campi importanti, sin dai primi turni. Ma fuori dal campo non è cambiato molto: "Mia mamma continua a svegliarmi al mattino - ha detto dopo il successo sull'italiano - anzi, no, è il mio cane a svegliarmi. Per il resto la classifica racconta che sono numero 4, però alla fine vuoi giocare tutti i match allo stesso modo, e qui è pieno di grandi giocatori come Thomas. Quando sei in campo non cambia nulla, vuoli solo giocare la tua partita al meglio".
DUE SET ALLA PARI
Zverev può già raccontare di aver battuto Novak Djokovic e Roger Federer in finale in un Masters 1000, rispettivamente a Roma e Montreal. Però il suo curriculum vitae ha ancora un buco, di quelli importanti: non ha ancora superato il quarto turno in uno Slam. Pecca grave, da colmare al più presto. Per centrare l'obiettivo non dovrà battere il fratello maggiore, potenziale avversario al terzo turno: Mischa si è ritirato dopo un set e mezzo contro Hyeon Chung, appena uscito dal calderone Next Gen, in cui Sascha è ancora coinvolto. Fabbiano è uscito dal campo a testa alta: per il pugliese era la settima apparizione nel main draw di uno Slam, realtà che sta imparando a frequentare con regolarità adesso, a 28 anni, a maturità raggiunta. Gli allenamenti con Roger Federer lo hanno riempito di fiducia, ma l'impatto con la Rod Laver Arena non è stato semplice: 6-1 facile facile, col rischio di incassare una sconfitta dura, forse ingiusta. Niente di tutto questo: indossando orgogliosamente una fascia con un piccolo tricolore, come faceva Andrea Gaudenzi, ha colmato con l'intelligenza un gap di 25 centimetri (1.98 contro 1.73), tanto da prendere un break di vantaggio nel secondo set. È andato a servire sul 5-3, ma un pizzico di emozione e i colpi ritrovati di Zverev gli hanno impedito di fare pari e patta. Una volta perso il tie-break, si pensava che potesse arrendersi. Giammai. Una volta imparato a stare sul campo più importante, non te ne vuoi più andare. Break di vantaggio nel terzo set e altra chance di servire per il set. Ma anche stavolta Zverev ha alzato i giri del motore, si è preso gli ultimi tre game e ha chiuso la pratica. "Ho trovato la giusta energia e sono stato più bravo in risposta - ha detto Zverev - sono contento di aver chiuso in tre set. Ovviamente ero un po' arrugginito, ma era il mio primo match e comunque mi sono allenato bene nei giorni scorsi. Spero di fare meglio nelle prossime partite".

AUSTRALIAN OPEN UOMINI - Primo Turno
Alexander Zverev (GER) b. Thomas Fabbiano (ITA) 6-1 7-6 7-5
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