Riccardo Bisti - 28 October 2017

Le luci di Singapore illuminano Venus

Venus Williams non finisce di stupire: rimonta un set di svantaggio a Caroline Garcia, 13 anni più giovane di lei, e centra la finale al Masters (a otto anni dall'ultima volta). Nell'ultimo game cancella tre delicate palle break: è un fenomeno di longevità, ma è una buona notizia che una 37enne sia così competitiva?

Vien da domandarsi se sia un bene che una “vecchia gatta”, come si autodefinì un paio d'anni fa, raggiunga la finale del Masters WTA. A ben vedere, il grande torneo di Venus Williams è in linea con quanto si è visto nel 2017 del tennis femminile. Niente dominatrici e un mucchio di spazio per le sorprese. L'americana ha mostrato – per l'ennesima volta – una notevole tenuta fisica, rimontando un set di svantaggio a Caroline Garcia. Il tabellone dice 6-7 6-2 6-3 e riporta indietro di otto anni: era il 2009 quando Venus giocava per l'ultima volta il Masters, e anche allora giunse in finale. Perse da Serena, mentre stavolta affronterà Caroline Wozniacki. “La Garcia ha giocato benissimo per tutto il torneo: ogni volta che mi sentivo vicina al traguardo lei giocava bene – ha detto Venus – non è mai finita fino a quando la donna grassa ha cantato... ma io sono grassa!”. È in preda al buonumore, la Venere Nera. Non potrebbe essere altrimenti, visto che ha ripreso per i capelli una carriera che sembrava ormai finita, ormai da qualche anno. “In finale troverò una delle migliori giocatrici, un'altra Caroline! Sarà una specie di deja-vu! Però sono davvero felice, è un'amica e sono contenta che una delle due vincerà”. È stata una semifinale intensa, in cui la Garcia è scattata dai blocchi con notevole aggressività. Sul 2-0 per la francese, Venus è stata abile a rimettersi in pista e a conservare l'equilibrio fino al tie-break, peraltro cancellando un setpoint. Nel momento del bisogno, tuttavia, Venus è stata abbandonata dal servizio. Nel tie-break ha smarrito la prima, consentendo alla Garcia di prendere un set di vantaggio. Visto che tra le due ci sono 13 anni di differenza, si pensava a un calo di natura atletica, se non mentale, da parte di Venus.

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