IL CALDO POTREBBE ESSERE UN AIUTO
La giocatrice che aveva incantato gli Stati Uniti è uno sbiadito ricordo, e nemmeno l'intervento di coach Kamau Murray (chiamato quando il match era già compromesso, sul 6-3 3-0) è servito a cambiare una pessima partita, costellata da troppi errori di misura e un atteggiamento remissivo, come se fosse rassegnata alla sconfitta. La Giorgi ne ha approfittato, ha incassato il "good luck" della Stephens alla stretta di mano, e porta a casa un successo che vale 55 punti WTA. Sommati ai 25 conquistati nelle qualificazioni, è già certa di intascarne 80. Un buon bottino, anche se ovviamente l'attesa principale è per l'Australian Open. Date le condizioni climatiche quasi estreme, la Giorgi potrebbe fare ottime cose, vista una preparazione atletica molto superiore alla media del tour. “Ho giocato un gran match, mi sono divertita molto – ha detto nell'intervista sul campo, dopo aver mandato in visibilio uno spettatore che sventolava una bandiera... della Sardegna! - ho fatto il mio gioco, sono stata più solida sin dall'inizio e tutto ha funzionato bene”. La Giorgi aveva interrotto in anticipo il 2017, chiudendo subito dopo lo Us Open. Ha avuto tempo per lavorare, ma è davvero troppo presto per capire se ha effettuato migliorie o aggiustamenti nel suo gioco. Intanto, si è garantita un match comunque affascinante: contro la Kvitova sarebbe un bel test, contro la Lucic Baroni bisognerebbe munirsi di elmetti nelle prime file...
WTA PREMIER SYDNEY – Primo Turno
Camila Giorgi (ITA) b. Sloane Stephens (USA) 6-3 6-0