Sono passati quasi due anni, ma l'episodio non poteva restare senza conseguenze. James Blake, ex top-5 ATP e sempre attento ai diritti civili, fu vittima di una brutale aggressione da parte di un poliziotto in borghese che lo aveva scambiato per un criminale fuori da un albergo di New York. Dopo il fatto, Blake chiese scuse ufficiali e azioni disciplinari contro gli agenti coinvolti. In realtà ha pensato a lungo se procedere contro la città di New York, ma è di queste ore la notizia che ha rinunciato a ogni pretesa. Tuttavia, allo stesso tempo sarà creata una sorveglianza legale – a suo nome – che rafforzerà il controllo sull'operato della polizia di New York. L'accordo è stato annunciato mercoledì dalla Città di New York e dall'avvocato dello stesso Blake. La persona preposta all'incarico avrà mandati di due anni: per adesso, il progetto ha la durata di sei anni. Lo stipendio sarà commisurato alle altre cariche, ma comunque non sarà inferiore ai 65.000 dollari annui. La persona in questione sarà scelta dal Dipartimento al Diritto della città di New York. Il compito dell'organismo sarà di aiutare tutti coloro che presentano denunce contro gli abusi delle forze dell'ordine, nel tentativo di favorire indagini robuste e approfondite. Lo scorso anno, furono bloccate il 55% delle indagini, spesso perché le vittime e i testimoni hanno interrotto la collaborazioni, o perché non erano reperibili, o per il ritiro di diverse denunce. L'episodio di Blake risale al 9 settembre 2015, quando fu aggredito e ammanettato da un poliziotto fuori da un hotel di Manhattan. Pensavano che fosse il membro di una banda che commetteva frodi nell'ambito delle carte di credito. Il motivo dell'errore fu una semplice somiglianza fisica.