UN FUTURO NEL TENNIS... O NEL MARKETING
“Mi sono recata la prima volta per una visita – racconta - e mi è piaciuto molto. Ho subito pensato che fosse un buon posto per me”. Non sappiamo se questa ragazza di 20 anni riuscirà a intraprendere una carriera di alto livello tra le professioniste: oggi è senza ranking WTA e non gioca tornei ITF da oltre un anno. Al massimo è stata numero 1170. Però l'esperienza americana sta facendo nascere una persona nuova, capace di badare a se stessa. Come la maggior parte degli studenti universitari, ha dovuto imparare a cucinare, pulirsi la stanza e gestire da sola tempo e finanze. Ha giocato parecchi match come matricola, raccogliendo un discreto bilancio: 17-9 in singolare e 14-6 in doppio. Quest'anno è arrivato un nuovo coach, Ric Mortera, il cui obiettivo è creare un forte spirito di squadra in vista degli eventi a squadre, molto sentiti da quelle parti, che scatteranno in primavera: Alessia dice che è tutto ok, anche perché ci sono cene settimanali con le compagne, a volte con i coach, e quasi ogni sera si studia insieme. Ma si va a letto presto, perché la sveglia suona alle 6.30 e alle 8 del mattino si parte con gli allenamenti. Cresciuta nel mito di Roger Federer, dedica parecchio tempo al tennis, ma nel frattempo studia con profitto. Si occupa di economia, con la speranza di proseguire nel settore del marketing o in gestione aziendale. “Penso che in America la scuola sia più semplice – racconta – in Italia non sono andata all'università, ma se devo paragonare la mia attività a quella dei miei amici, penso che qui sia più facile”. L'anno scorso era una matricola, adesso è una delle più anziane del team. Da quelle parti, infatti, c'è un ricambio notevole. Per questo, Mortera l'ha già individuata come un possibile punto di riferimento per le compagne. “Ha avuto un'influenza molto positiva sulle più giovani, direi che è un modello eccellente. Rappresenta alla perfezione quello che abbiamo in mente di costruire con il nostro programma”. Un esempio davvero positivo: perché se tra i top-100 ATP e WTA non può esserci spazio per tutti, nella vita si possono ottenere grandi risultati. Non necessariamente con una racchetta in mano.