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Riccardo Bisti
23 February 2017

Quattro palcoscenici per la Davis di aprile

Ufficializzate le sedi di tutti i quarti di Davis. Dal 7 al 9 aprile si giocherà a Charleroi, Rouen, Belgrado e Brisbane. Nessuna città inedita, ma in alcuni casi la capienza potrebbe essere insufficiente. Di sicuro a Rouen, forse a Belgrado (se ci saranno Nole e Rafa). In Belgio, l'Italia si affiderà al dolce ricordo di Fed Cup.

L'ultima a comunicare la scelta è stata Tennis Australia. A 41 giorni dai match, sono ufficiali tutte le sedi dei quarti di finale di Coppa Davis. La tornata del 7-9 aprile comprenderà anche diversi incontri dei Gruppi Zonali, da cui emergeranno le otto squadre che parteciperanno ai play-off di settembre. La faccenda non ci riguarda, poiché cercheremo di acciuffare la seconda semifinale dell'era Barazzutti dopo quella di tre anni fa, contro la Svizzera di Federer e Wawrinka. Gli azzurri saranno impegnati in trasferta contro il Belgio di David Goffin.

BELGIO – ITALIA
Si gIoca a Charleroi, nei pressi di Bruxelles, nel Belgio francofono. Si torna allo Spiroudome per la prima volta dal 2013, quando i padroni di casa persero 3-2 contro la Serbia, sulla terra battuta indoor. Stavolta sceglieranno un campo in cemento per mettere in difficoltà Fabio Fognini. Quarto match di Davis in questo palazzetto: nel 2009 il Belgio batté l'Ucraina, salvo poi perdere contro Spagna e Serbia, rispettivamente nel 2011 e nel 2013. Per noi Charleroi evoca ricordi dolcissimi: fu lì, nel 2006, che le azzurre di Fed Cup si aggiudicarono il loro primo titolo contro il Belgio di Justine Henin (Kim Clijsters rimase in panchina, infortunata). C'è curiosità per la velocità della superficie: sceglieranno un campo rapidissimo per metterci in difficoltà, oppure penseranno anche alle caratteristiche dei loro giocatori?

AUSTRALIA – STATI UNITI
Si gioca in Australia per il secondo anno di fila, poiché nel 1999 fu imposta Boston (sede del primo match di Davis, nel 1900) per celebrare il centenario della manifestazione. Per l'Australia è la seconda di fila in casa, anche se hanno dovuto scegliere il cemento nel rispetto delle norme imposte dal Comitato di Coppa Davis. Avessero avuto libertà, probabilmente avrebbero optato per l'erba (anche se l'anno scorso persero proprio sul verde). Si gioca alla Pat Rafter Arena di Brisbane, già sede del torneo ATP-WTA di gennaio. Si torna nel Queensland a cinque anni dall'ultima apparizione. Per gli australiani sarà un'occasione di rivincita dopo l'1-3 incassato l'anno scorso a Kooyong, nel weekend delle polemiche per l'assenza di Nick Kyrgios. Stavolta ci sarà e tanto basta per vederli leggermente favoriti, ma occhio ai ragazzi di Courier. Sarà il 47esimo scontro diretto tra Australia e Stati Uniti: gli americani conducono 26-20.

SERBIA – SPAGNA
6.150 posti a sedere: è la capienza della Aleksandr Nikolic Hall di Belgrado, scelta per ospitare la Spagna nel match che – in teoria – dovrebbe vedere in campo Novak Djokovic e Rafael Nadal. E' la terza volta che l'impianto ospita la Davis: l'anno scorso batterono il Kazakhstan, mentre nel 1989 l'allora Jugoslavia superò la Danimarca. Sarà il secondo scontro diretto tra i due paesi: nel 2009, a Benidorm, gli spagnoli vinsero agevolmente. All'incontro parteciparono sia Rafa che Nole. Stavolta il fattore campo darà una mano ai serbi, anche se la Spagna viene da quattro vittorie consecutive sul duro. Curiosità: per le Furie Rosse sarà l'ottavo match consecutivo in trasferta. L'ultima partita in casa risale addirittura al 2013, quando batterono l'Ucraina alla Caja Magica di Madrid. Insomma, stanno raccogliendo parecchi jolly da sfruttare in futuro....

FRANCIA – GRAN BRETAGNA
E' la sede meno “tradizionale”. Per ospitare la Gran Bretagna, i francesi hanno scelto Rouen, capoluogo della Normandia, nel nord del paese. Si giocherà presso la Kindarena, che ha già ospitato un match di Davis nel 2013 (Francia-Israele). Sarà il primo match di Davis con Bernard Giudicelli a capo della FFT, nonché il primo sulla terra battuta dopo 39 anni. Nel 1978, i britannici espugnarono Parigi con John Lloyd e Buster Mottram. A quel match partecipò anche Yannick Noah, che spera di ribaltare l'esito grazie al fattore campo. Sarà il 22esimo scontro diretto tra i due paesi. Il derby dello Stretto della Manica vede la Gran Bretagna avanti 12-9. L'impianto di Rouen è in grado di ospitare 5.210 spettatori. Dovesse giocare Andy Murray, potrebbe rivelarsi una capienza insufficiente. Considerando la passione dei francesi, tuttavia, c'è da aspettarsi in ogni caso il sold out.

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