Riccardo Bisti
10 October 2017

La mensa dei poveri griffata Novak Djokovic

Splendida iniziativa di Novak Djokovic: già proprietario di due ristoranti, il campione serbo ne aprirà un terzo destinato ai bisognosi, i quali potranno mangiare gratis. “I soldi non sono un problema, ho guadagnato a sufficienza per alimentare la Serbia”. Un progetto che affianca quello, altrettanto meritorio, della sua fondazione.

109.805.403$. È la cifra conquistata da Novak Djokovic in soli premi ufficiali. Nonostante l'impetuosa rimonta di Roger Federer, il serbo è ancora il tennista più ricco di tutti i tempi, almeno secondo i prize money ATP. Di sicuro sta utilizzando la sua ricchezza con attenzione e generosità. Mentre Nole sta lavorando per il rientro agonistico, emerge una notizia bella ed emozionante, diffusa dal Daily Mirror: già coinvolto nel mondo della ristorazione, aprirà un nuovo ristorante. La notizia è che il cibo sarà distribuito gratuitamente a tutti coloro che ne hanno bisogno. Una specie di mensa dei poveri, con la particolarità di essere gestita da uno dei più grandi tennisti al mondo. L'intenzione di aprire un terzo ristorante era nota da tempo, ma nessuno immaginava il piano aziendale che è stato svelato soltanto in questi giorni. Nole vuole restituire qualcosa di tutto quello che ha guadagnato in una carriera straordinaria, che secondo alcuni moralisti lo ha reso “insanamente ricco”. In effetti, nel solo 2015 ha intascato oltre 20 milioni di dollari di soli montepremi ufficiali. Con un comunicato, il 30enne serbo ha spiegato che “I soldi non sono un problema per me. Ho guadagnato a sufficienza per alimentare tutta la Serbia, penso che lo meritino dopo tutto il sostegno che mi hanno dato”. Per ora c'è la suggestione, poi bisognerà fare i conti con la concretezza: in che modo gli avventori del ristorante dimostreranno di “essere in difficoltà” e dunque aventi diritto ai pasti gratuiti?

TRA CIBO E FONDAZIONE BENEFICA
Sarà il terzo ristorante griffato Djokovic: nel 2009, quando era ancora alle spalle di Federer e Nadal, ne ha aperto uno a Belgrado, nei pressi della Belgrade Arena. Ben più glamour l'inaugurazione del ristorante “Eqvita” di Monte Carlo, nella primavera 2016. Si tratta di un locale a menù interamente vegano. D'altra parte, la carriera di Nole è svoltata nel 2011 dopo aver cambiato il regime alimentare grazie ai consigli di un nutrizionista (Igor Cetojevic) che si era reso conto della sua intolleranza al glutine. Da allora, Nole ha messo la freccia e ha superato Roger e Rafa. La vicenda del suo cambiamento alimentare è raccontata in un libro, pubblicato anche in Italia. “Attribuisco alla dieta gran parte del mio successo professionale – ha detto Djokovic – a causa del lavoro dei miei genitori ho sempre amato il cibo. Come atleta, tuttavia, è diventato qualcosa di più: è il carburante che determina come gioco, come recupero e come mi comporto in campo. Il cibo è la mia passione: tra tutte le cose che ho vissuto, è quella che mi ha cambiato di più”. L'allusione ai genitori rimanda al mitico ristorante-pizzeria che i Djokovic gestivano in montagna, a Kopaonik. Ben consapevole delle sue origini, è sempre stato attivo nel sociale: il ristorante per poveri, infatti, si affianca alla Novak Djokovic Foundation, ente benefico attivo da 10 anni e destinato ai bambini meno fortunati, con l'obiettivo di favorirne l'istruzione. Fino a oggi, la Novak Djokovic Foundation ha aiutato oltre 20.000 bambini, formato 1.322 insegnanti, sostenuto 683 famiglie e 37 scuole. Djokovic non sarà più il numero 1 del ranking ATP, ma in quello della solidarietà ha ben pochi rivali.

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