UN REGALO CHIAMATO ROLAND GARROS
La spagnola la sua gloria colombiana se l’era già presa nel 2012, e avrà ancora parecchio tempo, anche perché grazie ad Alejo Mancisidor (il coach che ha portato in alto Garbine Muguruza) sta compiendo progressi importanti. Stavolta era il turno della Schiavone, terza italiana a trionfare a Bogotà dopo Pennetta (2005) e Vinci (2005).
Lo scorso anno a Rio De Janeiro il post match-point si trasformò in un autentico show, mentre stavolta Francesca si è sdraiata sulla terra come a Parigi, ma poi ha fatto un tantino più fatica a lasciarsi andare, comprendendo il dolore (e le lacrime) dell’avversaria. Nell’attesa della premiazione è andata a sedersi accanto a lei, dando una bella lezione alle tante protagoniste di un circuito femminile dove la sportività viene spesso dimenticata, e alla fine le ha pure strappato un sorriso, come ne ha strappati tanti al 19enne colombiano Jorge Andrès Goenaga, uno degli sparring messi a disposizione dal torneo, incontrato alla vigilia e promosso a coach della settimana, con tanto di interventi in campo. Roba che soltanto la Schiavone sarebbe in grado di fare. Come tornare protagonista a 36 anni e 10 mesi, con una classifica che la vedeva fuori dalle prime 160 del mondo, ufficialmente senza la mezza speranza di acciuffare per l'ultima volta un posto in tabellone al suo amato Roland Garros.
E invece, in extremis, ecco il colpo grosso che lunedì collocherà il suo nome al numero 104 del ranking: l’ultimo posto disponibile, nell’ultimo giorno disponibile. Quasi fosse tutto già deciso a tavolino. Probabilmente non è una bella notizia che sugli ultimi titoli italiani a livello WTA (71esimo e 72esimo all-time) ci sia la firma della più anziana delle nostre giocatrici, pronta a dire addio a fine anno. Ma questo a Francesca non interessa, non deve interessare.
Mentre qualcuno dovrebbe (o avrebbe dovuto) ricordarsi di lei, lei può permettersi di pensare soltanto a sé stessa. E godersi una Pasqua più felice che mai. La sua.
WTA INTERNATIONAL BOGOTÀ – Finale
Francesca Schiavone (ITA) b. Lara Arruabarrena (ESP) 6-4 7-5
GLI HIGHLIGHTS DEL SUCCESSO DI FRANCESCA
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